MARTY
Purtroppo mai come in questi mesi mi sento isolata dal mondo. Non avevo molte uscite prima della pandemia, ma ora sono diminuite drasticamente. L'unico momento per scherzare, ridere, piangere e provare tante altre emozioni era la scuola: mentre si aspetta l'autobus,durante l'intervallo oppure al cambio dell'ora si potevano instaurare delle brevi conversazioni che ti aiutavano a superare momenti o giorni difficili. Con la DAD tutti questi momenti sono stati cancellati e i prof approfittano dei pochi momenti liberi per prolungare le loro lezioni. Inoltre ho notato che molti prof pensano che per gli studenti questo periodo sia facile, ma invece non è cosi. Chi era solo, ora, è solo più che mai.
ALESSANDRA
Ciao Marty,
la prima cosa che mi è venuto spontaneo pensare è "Marty non sei sola!" e poi mi sono accorta suonasse quasi ironica.
Ma siamo in tanti a sentirci così, a tutte le età : questa pandemia ci ha imposto nuovi ritmi e nuove modalità che per tantissimi non è stato facile accettare serenamente; ed è vero che a volte mancano le energie o non siamo dell'umore di sentire nessuno perchè questa situazione ci sta esaurendo. E sembra che più passa il tempo, meno abbiamo da dirci.
Il mio consiglio è di trovare in ogni giornata, del tempo di qualità da dedicarti: per rilassarti e prendere fiato o per dedicarti a qualcosa che ti piace, ti diverte o ti fa stare bene. E questo creerà anche nuovi argomenti di cui parlare con le tue amiche e i tuoi amici: create occasioni di condivisione, anche se non sono spontanee come l'intervallo o il viaggio in autobus.
I momenti sono stati cancellati, ma non gli amici: potete provare a studiare insieme o a guardare un film con "Netflix party" o darvi appuntamento per la merenda e raccontarvi anche questo momento di grande fatica in cui, come ho detto prima, non sei sola!
Tornerete pian piano alle vecchie abitudini, saranno certo un po' cambiate alla luce di un anno strano come questo, ma quando vi guarderete negli occhi sarà come se non fosse passato che un giorno.
Un abbraccio dall'etere a te e a tutti quelli che si sentono così ma non sono riusciti scriverlo. Forza Marty!